Lo studio di Schroders Global Investor Insights Survey 2025, che ha coinvolto circa 1.000 investitori istituzionali e wealth manager a livello globale - per un totale di 67.000 miliardi di dollari di asset in gestione, esplora le prospettive degli intervistati sui rischi macroeconomici, le priorità di investimento e le strategie di allocazione nei mercati pubblici e privati.
In sintesi
80%
investitori propensi ad aumentare nei prossimi 12 mesi l’utilizzo di strategie attive.
55%
gli intervistati per cui la priorità nei prossimi 12-18 mesi è la resilienza del portafoglio.
51%
si aspetta che le azioni globali offrano i rendimenti più elevati nell’attuale contesto.
94%
degli investitori globali è preoccupato per il rischio di concentrazione del mercato.
Risultati principali
Maggiore sensibilità al contesto macroeconomico
I dazi voluti dagli USA sono considerati il principale rischio macroeconomico. Tali misure sono state indicate da quasi due terzi degli intervistati (63%) come il principale rischio macroeconomico, un dato oltre sei volte superiore rispetto alla seconda voce più citata.
Alla ricerca di rendimento in un mercato volatile
L’azionario quotato (46%) e il private equity (45%) emergono come le asset class più promettenti per la generazione di rendimento.
Nuovi strumenti per generare income
Private debt e strumenti alternativi di credito sono risultati la strategia di allocazione più interessante per gli investitori globali focalizzati sull’income nei prossimi 12 mesi, selezionata dal 44% degli intervistati.
"La resilienza è ormai in cima alle priorità per gli investimenti, in un contesto in cui non tutte le asset class beneficiano più della crescita dei mercati indistintamente. In questo contesto, le strategie attive offrono il controllo necessario per gestire la complessità, costruire portafogli solidi e cogliere le opportunità."
Group Chief Investment Officer
Informazioni sulla ricerca
Il sondaggio è stato condotto da CoreData Research attraverso un'ampia indagine globale svolta tra aprile e maggio 2025. I 995 intervistati, che includono investitori istituzionali e gestori patrimoniali “gatekeeper”, rappresentano un ampio spettro di istituzioni, tra cui fondi pensione, compagnie assicurative, family office, fondi di dotazione e fondazioni, istituzioni ufficiali e gatekeeper patrimoniali. I 995 rispondenti sono suddivisi come segue: 279 provenienti dal Nord America e dalle Bermuda, 293 dall'Europa (escluso il Regno Unito), 132 dal Regno Unito, 245 dall'Asia-Pacifico e 46 dall'America Latina.