Il Covid-19 ha accentuato le disuguaglianze sociali
L'equilibrio tra i fattori E, S e G negli investimenti

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Qualcuno ha definito il Covid-19 come 'il grande parificatore', perché chiunque può essere infettato. Tuttavia, se si osserva più da vicino l'impatto del virus sulla salute e la condizione finanziaria delle persone, ci si rende conto che 'il grande divisore' potrebbe essere una descrizione più adeguata. Le disuguaglianze preesistenti sono infatti state esacerbate, in particolare in quattro aree:
- Reddito: i meno abbienti sono stati maggiormente colpiti dal punto di vista finanziario. Le persone nelle fasce di reddito più basse infatti hanno più probabilità di essere impiegati nei settori più colpiti dalle regole sul distanziamento sociale. Ad esempio, nel Regno Unito più dell'80% delle aziende nei settori intrattenimento e cibo&ospitalità si sono fermate o hanno chiuso per via del coronavirus, e questi due settori sono rispettivamente al terzultimo e all'ultimo posto per stipendio medio[1].
- Salute: le famiglie più abbienti sono avvantaggiate dal punto di vista sanitario. Innanzitutto, i più ricchi hanno meno probabilità di essere contagiati perché più di frequente hanno la possibilità di lavorare da casa e abitano in zone con minore densità abitativa. In secondo luogo, i più benestanti hanno più probabilità di accedere alle cure una volta infettati, grazie ad esempio alle assicurazioni mediche private[2], che peraltro consentono di ricevere più facilmente le cure anche per le altre malattie slegate dal coronavirus.
- Istruzione: gli studenti più abbienti hanno studiato di più durante il lockdown. Le famiglie con reddito più alto tendono ad avere più accesso alla tecnologia e una connessione più veloce. Viceversa, gli alunni nelle fasce di reddito più basse sono svantaggiati se le scuole chiudono e diventa necessario proseguire la propria istruzione da casa tramite strumenti online. Nell'Unione Europea, circa un terzo delle famiglie a reddito basso non ha un computer o l'accesso a
internet da casa, contro il 2-3% di quelle a reddito alto[3]. Nel Regno Unito, gli alunni nel 20% delle famiglie con reddito più alto passano circa il 30% del tempo in più a fare ?scuola da casa' rispetto quelli nel 20% con reddito più basso[4].
- Etnicità: le persone appartenenti alle minoranze etniche hanno più probabilità di soccombere al virus[5]. Tra i vari fattori, queste persone hanno più probabilità di vivere in aree urbane densamente popolate, di rientrare nella categoria dei ?lavoratori essenziali' ? in particolare nel settore sanitario ? e di lavorare nei settori più colpiti dal lockdown.
Il ruolo degli asset manager nel ridurre le disuguaglianze
Nessuno di questi dati è particolarmente sorprendente. Le disuguaglianze sociali si sono accumulate per lungo tempo.
Tuttavia, la pandemia ha esacerbato gli effetti di queste differenze e li ha messi al centro dell'attenzione delle persone.
Per affrontare un problema così complesso e sfaccettato occorre un approccio multilaterale, con il contributo di tutti gli attori economici. La politica ha il ruolo più importante, ma anche il settore privato può fare la propria parte. In particolare, in qualità di asset manager possiamo offrire un duplice contributo: dialogare con le società in cui investiamo e integrare l'impatto delle imprese sugli stakeholder nelle nostre decisioni di investimento.
Molti asset manager, tra cui Schroders, hanno comunicato alle imprese di essere consapevoli delle difficoltà in cui potrebbero trovarsi e di essere disposti a concedere un ampio margine di flessibilità. Nel breve termine, le società dovrebbero dare priorità ai propri dipendenti, clienti e fornitori tra i propri stakeholder. Monitoreremo da vicino in particolare come esse trattano i dipendenti, che tipo di benefit offrono e se sono in grado di fornire tutti gli strumenti necessari affinché sia possibile lavorare da remoto in modo efficiente.
Dal lato nostro, abbiamo incrementato ulteriormente le nostre attività di engagement in questo ambito dall'inizio della pandemia con diverse iniziative, oltre a integrare i fattori sociali nelle decisioni di investimento già da molto prima che emergesse il Covid-19.
L'equilibrio tra i fattori ?E', ?S' e ?G' negli investimenti
Le pratiche in ambito di sostenibilità delle aziende hanno un'importanza sempre maggiore negli investimenti, il che si traduce in un focus sui fattori ambientali, sociali e di governance.
Considerando quanto la crisi ha accentuato le divisioni nella società, la maggiore attenzione ai fattori sociali (la ?S' in ESG) proseguirà senza dubbio, sia nel dibattito pubblico sia nel modo in cui gli asset manager devono concepire gli investimenti.
Molti dei dialoghi che stiamo avendo con le aziende in cui investiamo riguardano proprio questi aspetti. Tuttavia, l'attenzione data alle disuguaglianze e ai fattori sociali non ridurrà ovviamente l'impegno verso gli altri fattori ESG, che sono altrettanto importanti e necessari per garantire la sostenibilità a lungo termine di una società.
- Office for National Statistics
- World Health Organisation, Can people afford to pay for health care? New evidence on financial protection in the United Kingdom, 2018
- OECD Statistics, ICT Access and Usage by Households and Individuals, 2017
- Institute for Fiscal Studies, Learning during the lockdown: real-time data on children's experiences during home learning, IFS Briefing Note BN288, 18 May 2020
- The Conversation, Coronavirus is hitting BAME communities hard on every front, 15 April 2020
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