La generazione X è più sensibile dei millennial al tema della sostenibilità
Dalla ricerca Global Investor Study 2019 di Schroders emerge che la generazione X è più propensa dei millennial a tenere conto dei fattori legati alla sostenibilità in materia di investimento.

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La generazione X (persone di età compresa fra i 38 e i 50 anni) sembra più motivata a investire in modo sostenibile rispetto alla generazione successiva.
Secondo la nuova ricerca, il 61% degli esponenti della generazione X prende sempre in considerazione i fattori di sostenibilità nel selezionare un prodotto di investimento contro il 59% dei millennial (18-37 anni).
Metà (il 50%) dei baby boomer (51-70 anni) afferma di integrare sempre tali criteri a fronte del 40% degli appartenenti della generazione silenziosa (oltre i 71 anni). Sul totale dei partecipanti al sondaggio la media si attesta al 57%.
Questi i risultati del Global Investor Study (GIS) 2019 di Schroders che ha coinvolto oltre 25.000 persone di 30 località. Benché la generazione X sia la più attenta alla sostenibilità, la maggior parte degli intervistati prende in considerazione questo aspetto dell'investimento.
Posso fare la differenza con i miei investimenti?
Gran parte delle persone interpellate capisce che i propri investimenti possono contribuire direttamente a un mondo più sostenibile.
Anche in questo caso la generazione X batte tutte le altre. Quasi due terzi (il 64%) ritengono di poter fare la differenza con i propri investimenti contro il 60% dei millennial. Seguono i baby boomer con il 57% e la generazione silenziosa con il 50%. La media complessiva è del 60%.
Si riscontra inoltre una forte richiesta di integrazione dei cosiddetti fattori ESG (acronimo di environmental, social e governance), in tutti i fondi di investimento, non solo in quelli specificamente concepiti come "fondi sostenibili".
Quasi i due terzi della generazione X (il 65%) concordano sul fatto che tutti i fondi dovrebbero valutare gli investimenti in termini di sostenibilità rispetto al 60% dei millennial.
A sorpresa anche i baby boomer superano i millennial con il 62%, mentre la generazione silenziosa si ferma al 56%. La media è pari al 61%.
‘Generazione X’, i più motivati a investire in modo sostenibile

Lo studio ha inoltre sondato la sensibilità della generazione X al cambiamento climatico. Oltre due terzi (il 67%) degli esponenti della generazione X credono che il cambiamento climatico influisca o influirà sui propri investimenti. La percentuale supera quelle dei millennial (64%), dei baby boomer (58%) e della generazione silenziosa (51%). La media globale fra tutti gli investitori è del 63%.
Come mai la generazione X è così sensibile a questo tema?
Jessica Ground, Global Head of Stewardship di Schroders, ha affermato: “Impossibile ignorare il grido di protesta levatosi lo scorso anno dalle giovani generazioni riguardo al cambiamento climatico. Greta Thunberg, l'attivista sedicenne impegnata a favore dell'ambiente, si è fatta portavoce del malcontento della generazione Y catalizzando l'attenzione mondiale.
“Si potrebbe facilmente pensare che siano le giovani generazioni le più attente agli investimenti sostenibili.
“Ma la nostra ricerca dimostra il contrario. Fra gli investitori in realtà è la generazione X quella più sensibile alla questione.
“Forse tale interesse si deve alla pubblicità fatta da Greta e da altri come lei, che non è passata inosservata agli occhi dei genitori di quella generazione. Indipendentemente dalle motivazioni, c'è un folto gruppo di quarantenni che risparmia per il futuro e per la pensione. I gestori di fondi che investono per conto di queste persone dovrebbero tenere conto delle loro inclinazioni e fare in modo che i loro patrimoni siano allocati in base ai loro desideri.”
Schroders ha commissionato a Research Plus Ltd un'indagine online indipendente su 25.743 investitori di 32 località, condotta fra il 4 aprile e il 7 maggio 2019. Ai fini dell'indagine, vengono definiti "investitori" coloro che intendono investire almeno 10.000 euro (o un importo equivalente) nei prossimi 12 mesi e che hanno modificato i propri portafogli negli ultimi dieci anni; tali soggetti rappresentano l'opinione degli investitori in ciascuna località compresa nel sondaggio.
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