Outlook 2023 | Multi-asset, è tutta una questione di valutazioni
4 punti chiave da tenere in considerazione
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Dopo aver appena vissuto una crisi generazionale unica, vale a dire la pandemia di Covid-19, stiamo assistendo a un ribaltamento dello status quo degli ultimi 30 anni. Dopo decenni di relativa pace e di calo dell’inflazione, ci troviamo ora di fronte a un aumento delle tensioni geopolitiche e a una crescita dell’inflazione.
Come investitori, tuttavia, stiamo assistendo a un ritorno a una parvenza di normalità. Non voglio dire che questo ambiente sia facile, ma per la prima volta dopo molto tempo abbiamo tassi di interesse nominali positivi sulla liquidità. Questo cambia notevolmente la dinamica degli investimenti rispetto a un paio di anni fa, quando eravamo costretti ad acquistare asset sempre più costosi in un mondo di liquidità infinita per generare rendimento.
Dalla negazione all’accettazione
Negli ultimi mesi, la mentalità degli investitori è passata dalla negazione all’accettazione delle aspettative di rialzo delle banche centrali. Le aspettative del mercato sono ora ragionevoli: questo è un grande cambiamento rispetto all’estate scorsa.
Le politiche divergenti delle banche centrali, guidate dai diversi livelli di inflazione, dall’esposizione alla crisi energetica e dalla pandemia, creano anche opportunità all’interno delle asset class.
Nell’ultimo decennio, con il Quantitative Easing e i tassi praticamente azzerati in tutto il mondo, la politica monetaria è stata poco differenziata. Ciò ha reso difficile assumere posizioni d’investimento che favorissero un Paese rispetto a un altro.
I recuperi avvengono a velocità diverse
Ora, probabilmente dovremo ancora affrontare una recessione nel 2023, ma se guardiamo al modo in cui siamo usciti dalla recessione del 2001, abbiamo visto le economie riprendersi a velocità diverse. Questo ha reso la situazione interessante dal punto di vista degli investimenti e ritengo che questa sarà una grande opportunità nei prossimi due anni.
Vale già la pena notare che l’anno scorso i mercati emergenti sono stati molto più rapidi nell’affrontare l’inflazione, quindi si stanno avvicinando alla fine del loro ciclo di inasprimento. Hanno già sofferto molto per il rialzo preventivo dei tassi e ora vediamo un certo valore nei loro asset.
L’inflazione sarà la chiave della performance nel 2023
L’inflazione è quindi la chiave della performance del mercato nel 2023: se dovesse scendere, potremmo iniziare a vedere un ambiente più favorevole per i mercati, ma se dovesse persistere, ci troveremmo di fronte a un problema. I tassi potrebbero salire ulteriormente e i mercati dovrebbero riconsiderare nuovamente le valutazioni.
Tuttavia, rispetto alla volatilità del 2022, prevediamo che nel 2023 i tassi d’interesse, e quindi il mercato del reddito fisso, saranno più stabili, consentendo agli investitori di approfittare dei rendimenti offerti. In effetti, l’attrattiva delle obbligazioni è passata dai vantaggi offerti in termini di diversificazione ai vantaggi offerti in termini di rendimenti.
Le aspettative di guadagno devono abbassarsi
Per quanto riguarda le azioni, non riteniamo che le valutazioni siano così attraenti come quelle delle obbligazioni e abbiamo bisogno che le aspettative sugli utili si riducano ulteriormente a causa dei rischi di recessione.
Quali potrebbero essere i fattori scatenanti di una ripresa più forte delle azioni? Qualsiasi segnale di indebolimento del mercato del lavoro negli Stati Uniti consentirebbe alla Fed di rinunciare al rialzo dei tassi, il che consentirebbe ai rendimenti obbligazionari di adeguarsi al ribasso e alle azioni di rivalutarsi.
Inoltre, potenzialmente ci sono più opportunità all’interno dei titoli azionari. Dopo anni di inarrestabile sovraperformance degli Stati Uniti, trainata dalla forza del settore tecnologico, i mercati al di fuori degli USA appaiono ora molto convenienti.
Tuttavia, come abbiamo già accennato, in questo nuovo contesto gli investitori dovranno essere più attenti e selettivi, sia sui Paesi che sulle società. Ci sarà una maggiore divergenza tra i vincitori e i vinti sia nel reddito fisso sia nei mercati azionari.
Dobbiamo anche ricordare che storicamente alcune delle migliori opportunità per l’azionario si verificano nel bel mezzo delle recessioni. I mercati si muovono sempre in anticipo rispetto alle notizie economiche. Nel 2023 gli investitori dovranno quindi concentrarsi sulle valutazioni e non sui titoli dei giornali.
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