Le opportunità nei private market
Come sta cambiando l'interesse verso i mercati privati all'aumentare delle opportunità per gli investitori individuali.Per lungo tempo accessibili solo agli investitori istituzionali, alcuni tipi di Private Asset si stanno aprendo anche ai clienti individuali. Gli intervistati non nascondono un certo entusiasmo, intravedendo nei private markets un modo per incrementare la performance, ridurre il rischio e migliorare la sostenibilità dei propri portafogli.
È stato detto loro che gli asset privati sono investimenti di norma non quotati né negoziati su mercati pubblici. Sono stati forniti esempi come il private equity, il settore immobiliare, le infrastrutture e le energie rinnovabili, e il debito privato - ossia prestiti diretti alle aziende senza ricorrere ai mercati obbligazionari.
Nonostante le difficoltà in alcuni Paesi ad accedere a questi asset, le preferenze di investimento sono chiare e questo indica che le persone sono attente a questo tipo di investimento. La scelta principale risiede per il 30% nell’investire in private equity, che comprende il venture capital e l'investimento in aziende in crescita. Coloro che valutano le proprie conoscenze in materia di investimenti come “esperte” sono particolarmente interessate al private equity con il 46% che dichiara di voler investire.
A quali mercati privati sono più interessati gli investitori?
La prima scelta degli intervistati nell'ambito dei private market se potessero investire
A differenza delle azioni quotate in borsa, gli asset privati possono richiedere molto tempo per essere venduti e gli aggiornamenti sulla performance possono essere meno frequenti. Questi sono alcuni dei motivi per cui le autorità di regolamentazione hanno tradizionalmente preferito indirizzarli agli investitori istituzionali.
Tuttavia, il processo di democratizzazione sta accelerando in tutto il mondo sostenuto da normativa, tecnologia e innovazione di prodotto. La ricerca indica peraltro che sono poche le possibilità di sovrainvestimento nel breve periodo anche perché gli intervistati sono consapevoli della loro limitata esperienza (menzionata dal 64%).
Le percezioni su trasparenza, inesperienza e illiquidità ostacolano gli investimenti
Barriere percepite in materia di private market
Sembra si siano stati compresi i vantaggi di investimento che gli asset privati sono in grado di offrire. Circa il 56% ha dichiarato che li inserirebbe nel portafoglio con l'obiettivo di migliorarne la performance, uno dei motivi per cui i private market si sono dimostrati così popolari tra i grandi investitori, come le assicurazioni. Il 40% ha dichiarato di essere attratto dalla sostenibilità o dall'impatto; potrebbe trattarsi di persone che vogliono investire direttamente in turbine eoliche o in altre opportunità create dalla crescente importanza rivestita dalla sostenibilità a livello globale. Nel complesso, il quadro che emerge è che sembra ci sia consapevolezza degli asset privati pur senza essere in grado di investire.
Gli investitori pensano che gli asset privati possano potenziare la performance e la diversificazione oltre che migliorare il profilo di sostenibilità del portafoglio
Ragioni per cui investire nei private markets
Tuttavia, non mancano le sfide. Molte delle società che offrono investimenti in asset privati non sono nomi noti. Anche in questo caso, però, gli investitori sembrano comprendere i fattori chiave che li aiuterebbero a scegliere la giusta società. Per esempio, il 55% degli intervistati ha valutato le commissioni come un elemento a cui prestare attenzione.
Quando si tratta di private market, gli investitori prestano maggiore attenzione a track record, reputazione e costi
Principali fattori da considerare prima di investire nei mercati privati
Qual è la percentuale corretta di investimenti che dovrebbe essere destinata ai private market? È impossibile dirlo, poiché la percentuale varia per ogni investitore in base all'attitudine al rischio, all'orizzonte temporale e alle opportunità offerte dalla normativa locale. Ma con questa avvertenza, le cifre indicate come percentuale che gli intervistati considererebbero di allocare sembrano abbastanza ragionevoli, considerando una media del 16,4%. Una piccola quota (10%) afferma che prenderebbe in considerazione di destinare più del 30%.
Tuttavia, ci sono alcuni concetti non compresi correttamente: circa il 28% prevede di detenere i propri investimenti in asset privati per un anno o anche meno, periodo che la maggior parte dei professionisti dell'investimento considererebbe troppo breve, dal momento che tali asset sono illiquidi e non possono essere acquistati e venduti con la stessa rapidità delle azioni - nonostante alcune importanti eccezioni. In effetti, secondo la teoria degli investimenti, uno dei motivi per cui i rendimenti degli asset privati dovrebbero essere più elevati è che gli investitori vengono "compensati" con un "premio di illiquidità". Va però tenuto presente che negli Stati Uniti la quota di persone con orizzonte temporale breve è sproporzionata e in questo mercato esistono modi di fare trading immobiliare e altri investimenti che assomigliano molto a quelli nei mercati privati.
Di contro, circa un quarto degli intervistati ha dichiarato di voler mantenere un investimento in private market per cinque anni o più ed è questo il tipo di arco temporale in cui gli asset privati tipicamente eccellono, massimizzando la performance del "premio di illiquidità". Anche tra coloro che hanno descritto il loro livello di conoscenza degli investimenti come “principiante”, il 22% ha dichiarato che prevede di detenere asset privati per cinque anni o più.
Alcune persone pensano a un orizzonte temporale troppo breve per i private market
Lasso di tempo per cui gli investitori pensano di detenere un investimento in private asset
Molti sembrano anche comprendere il percorso verso l'investimento privato, che nella maggior parte dei Paesi avviene tramite un consulente che verificha l'adeguatezza dell'investimento. Ciò è in contrasto con gli investimenti pubblici come le azioni, che possono essere facilmente scambiate online senza alcun controllo - se non la disponibilità economica. Coloro che valutano le proprie conoscenze in materia di investimenti a livello “esperto” sono più propensi a rivolgersi a un consulente rispetto a coloro che si considerano “principianti” (46% contro 41%).
Nel complesso, il quadro è incoraggiante. Certo, per loro stessa ammissione alcuni investitori hanno bisogno di sapere di più sui private market, ma questo dimostra un livello di autoconsapevolezza e di cautela. Nel complesso, all'aumentare dell'accessibilità, aumenta la comprensione delle sfide e delle opportunità di questo tipo di investimento.
“La gamma di opzioni per accedere ai private market si sta ampliando e i piccoli investitori ne stanno prendendo atto. Cercano tutti gli strumenti disponibili per ottenere i risultati desiderati e gli asset privati rappresentano un numero significativo di fattori di rendimento. Riteniamo che questo sia uno sviluppo estremamente positivo e che l'opportunità di includere un'allocazione di asset privati, se del caso, sia più solida che mai”.
Chief Investment Officer di Schroders Capital